Corsica, la "montagna nel mare"
- Roberta Caeiro
- 18 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
La Corsica non è una semplice isola ma una "montagna nel mare". Un punto in cui la catena alpina, sommersa dal Mediterraneo, ha voluto completare la sua magnificenza con una spettacolare vista sul mare. Il Parco Naturale Regionale della Corsica è una terra di paesaggi alpini grandiosi, cosparsi di villaggi, che offre una varietà infinita di scenari ad ogni angolo.

Al centro dell'area delimitata dal Parco Naturale si trova Corte, che a differenza delle città fortezze che troviamo sulla sulla costa, non fu fondata dai genovesi, ma governata da Pascal Paoli, padre del movimento indipendentista Corso, dopo aver preso d'assalto la Cittadella nel 1755. Corte è magnificamente incastonata tra montagne di granito, con la sua Cittadella che si erge da uno sperone roccioso con i tetti delle case della città vecchia che precipitano a cascata in un labirinto di stradine acciottolate, circondato dalle gole bramose dell'ex paese dei banditi.

Questa zona dell'isola, caratterizzata da un paesaggio montano estremamente suggestivo, è perfetto per essere attraversata in moto, percorrendo bellissime strade con tornanti e curve a gomito. Esistono vari punti di partenza, tuttavia quello principale è la cittadina di Calvi, sul litorale nord, in grado di regalare emozioni uniche per un viaggio on the road all’avventura, arrivando al termine del giro in moto ad Ajaccio.

Lungo il tragitto è possibile vedere luoghi incredibili, come l’Altopiano del Coscione, con fiumi, praterie e fitti boschi di faggi, gli affascinati laghi di Melo e Capitello localizzati nei pressi di Corte, oppure la regione della Castagniccia, con il Monte San Petrone che svetta con i suoi 1.767 metri d’altezza. Da non perdere anche il bellissimo Lago di Nino, all’interno della spettacolare Valle della Restonica.
La Castagniccia si estende per circa 100 km² estendendosi dal fiume Golo a nord fino al fiume Tavignano a sud e le montagne centrali a ovest. È famosa per le mandrie di maiali che vagano per la sua lussureggiante campagna e prende il nome dalle fitte foreste di castagni. Molti dei bellissimi borghi, grigio-verdi e argentati, ricoperti di scisto, che sono sparsi su creste, nella zona, giacciono praticamente semi abbandonati, ma la regione è il paradiso degli esploratori, soprattutto in estate e nei mesi più caldi.
Molti dei paesi dell'entroterra godono di una vista che, nelle giornate più limpide, può arrivare fino alle isole dell'arcipelago toscano e fino alle Alpi sulla terraferma.
Comentários