Galway, una leggenda di amore, lealtà e amicizia
- Raffaele Cipro
- 16 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
La parola irlandese “cladach” significa “costa rocciosa”. Nei secoli scorsi “Claddagh” era un famoso villaggio di pescatori sul fiume Corrib. Il suo leader eletto “The King of Claddagh”, governava la flotta dei pescherecci nella baia di Galway oltre ad essere colui che gestiva le controversie tra i marinai. Oggi le casette dai muri di fango sono state sostituite da più moderne villette in stile liberty, ma il fascino del villaggio, con vista su Galway, è rimasto immutato.

“The King of Claddagh” è ora un titolo onorario, affidato ad uno dei cittadini a cui viene affidato il prezioso anello di Claddagh, conservato nella casa museo di Thomas Dillon, il gioielliere più antico di Claddagh.
L’anello è composto da un cuore con una corona, tenuto da due mani. Il cuore ovviamente simboleggia l’amore, la corona la lealtà e le mani l’amicizia. L’amore con il tempo è destinato a svanire e la lealtà sarà sempre sotto pressione ma l’amicizia non muore mai, è l’unica cosa che rimarrà per sempre.

Ci sono varie leggende legate all’anello di Claddagh. Una di queste narra che nel diciassettesimo secolo un giovane uomo di Galway, Richard Joyce fu rapito dai pirati e venduto ad un maestro orefice saraceno che gli insegnò l’arte orafa. Quando Joyce ritornò a Galway donò alla sua promessa sposa un anello d’oro con il famoso design. Oggi l’anello rimane molto popolare ed è considerato un simbolo di amore ed amicizia e viene acquistato da persone di qualsiasi parte del mondo; si dice che 200 Claddagh Rings siano stati ritrovati tra le rovine del World Trade Center. A dispetto di questa triste statistica l’anello di Claddagh è considerato una sorgente di fortuna e felicità e continua ad essere, oltre che un’istituzione cittadina, uno degli anelli più popolari del mondo.
Questa è una delle tante storie leggendarie in cui ci si può imbattere, visitando la costa occidentale dell’Irlanda e in particolare Galway.
Galway è raggiungibile da Dublino in auto o autobus in circa 3 ore, attraversando l’isola dall'Ireland’s Ancient East verso il centro della Wild Atlantic Way.
Usate un passo leggero, perché vi state muovendo tra terre leggendarie: lasciando Dublino e procedendo verso ovest si attraversa la Contea di Kildare, famosa per le corse dei cavalli di razza, gli eleganti giardini e i bizzarri paesaggi, quindi, attraversando le antiche colline ricche di misticismo e di tragici racconti di amore e avidità, la leggendaria Contea di Westmeath con il suo Belvedere House and Garden. Proseguendo ancora verso ovest, prima di raggiungere Galway, le fortezze impressionanti, le meraviglie monastiche e i whisky famosi della Contea di Offaly.
Scegliere cosa vedere a Galway, Capitale Europea della Cultura 2020, non è semplice. La maggiore città dell’Irlanda occidentale è un frizzante polo culturale dal fascino bohémien, giovane e ricca di attrazioni. Non a caso Galway si è conquistata un posto tra le dieci città da visitare nel 2020 secondo Lonely Planet.
Galway è la destinazione ideale per chi vuole scoprire un’Irlanda diversa, sotto certi aspetti anche più autentica. Una volta arrivati ci si accorge presto che Galway è una città giovane: nota per la sua università, sono quasi 23.000 gli studenti che vivono in città. Ma certo non manca di arte e storia. Se di sera ci si diverte facendo il giro dei numerosi pub cittadini, dove si ascolta buona musica e si assaggiano le famose ostriche di Galway, a cui la città dedica ogni settembre il Galway Oyster Festival (dal 25 al 27 settembre 2020), di giorno ci si dedica ai tesori culturali. Passeggiando tra le sue strade acciottolate, si scopre il Lynch’s Castle, una lussuosa dimora del XIV secolo con sculture e stemmi della famiglia Lynch e del re Enrico VII, oggi sede della Allied Irish Bank, e lo Spanish Arch, ciò che resta delle antiche mura a protezione dell’approdo alla foce fiume, dove nel ‘600 attraccavano le navi mercantili spagnole. C’è poi la Chiesa di San Nicola, la più grande chiesa medievale della città fondata a inizio ‘300, nei cui pressi ogni sabato mattina si tiene il tradizionale mercato di Galway con prodotti tipici delle campagne circostanti. Vale invece la pena dedicare un po’ di tempo alla visita del City Museum, nelle cui sale è narrata la storia di Galway dalla preistoria ai giorni nostri, e al memoriale di John Fitzgerald Kennedy in Eyre Square.
Il souvenir perfetto da portarsi a casa alla fine del viaggio? Un Claddagh ring di Thomas Dillon.
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