La Livraria Lello e Irmão di Porto
- Roxane
- 30 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 30 ago 2022
Quando si parla di magia mi vengono in mente due cose: i libri e Harry Potter. C’è un posto nel mondo che le accomuna. Sto parlando della ”Livraria Lello e Irmão”, situata a Porto, nella Rua de Carmelitas. É la seconda libreria più antica del Portogallo; la prima è la “Livraria Bertrand” di Lisbona, che è anche la più antica del mondo, costruita nel 1732.

L’esterno della Libreria Lello passa difficilmente inosservata, con la sua bianca facciata gotica e le decorazioni in stile liberty. Tre grandi finestre poste al centro della facciata permettono il passaggio di una buona quantità di luce per illuminare la serie di scaffali presenti all’interno, al secondo piano della casa.
Entrando, feci uno sforzo immaginativo per far sparire la mole assurda di turisti che affollava il pian terreno, e mi attraversò un brivido.
Non era la libreria più bella che avessi mai visto, ma era la più magica e suggestiva che avessi mai visitato. Niente a che vedere con l’imponenza della Biblioteca dei Girolamini a Napoli, o con il calore di Shakespeare & Co. a Parigi, ma c’era un’atmosfera accogliente, antica, potente, elegante. Una forza tangibile che proveniva dal legno degli scaffali e dalla carta delle pagine degli innumerevoli libri sistemati con cura al loro interno: è stato come entrare in un bosco incantato. Al centro esatto della sala si ergeva, come un grosso e antico tronco di quercia, una scalinata dai corrimano in legno e i cui gradini rosso fuoco ricordavano una colata di lava. Ad un certo punto si separava in alto in due rampe che, una a destra e una a sinistra, portavano al piano superiore.
Salendo, ci si ritrova circondati da libri. Non se ne conta il numero. E poi la scala svolta magicamente, una a destra e l'altra a sinistra, in un sinuoso giro intorno al corrimano che, visto dall'alto, a me ricorda una corona, e i due pomelli sono due orecchini, e, magari, ti immagini anche un volto e una capigliatura. Potevi continuare a girare intorno a quel corrimano, ammirando la foresta che iniziava a girarti intorno. Io non l'ho fatto, e ho proseguito verso l'alto, a toccare quei libri che fino ad allora avevo solo guardato.
Capii subito perché J.K. Rowling si era lasciata ispirare da questo posto per creare la magica biblioteca di Hogwarts. Quel luogo racconta tante storie, di tempi e luoghi lontani e diversi tra loro, quanti sono i libri che contiene, e quante sono le menti che lo attraversano.
Io vi auguro di passarvi, un giorno, e di trovare la vostra storia.
Io ho trovato la mia.

(...) Al centro esatto della sala si ergeva, come un grosso e antico tronco di quercia, una scalinata dai corrimano in legno (...)
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